Ciao a tutti oggi vi porto con me alla scoperta di un luogo che racchiude in se un mistero: la Rocca di San Leo.
Nella Fortezza di San Leo, borgo inespugnabile, qui muore tra gli stenti uno degli uomini più discusi: il Conte Cagliostro.La sua figura è avvolta nel mistero. Il conte era un mago, alchimista, truffatore ed impostore.Cagliostro nasce nel 1743. In giovane età abbandona la vita monastica e vaga per le varie città sia italiane che europee.In qualunque luogo Cagliostro si rechi porta con se scompiglio e trambusto.A Parigi fa una truffa con una collana e vi coinvolge addirittura la regina Maria Antonietta, per questo viene imprigionato all’interno della Bastiglia. Quando fu scarcerato scappò a Londra e poi torno in Italia.
Qui fondò una setta massonica di rito egizio che si diffuse in Europa che gli portò la fama di chiro veggente. Questo però fece infuriare il Clero che lo fece imprigionare a Castel Sant’Angelo a Roma.Dopo aver abiurato le sue tesi il papa lo condanna con il carcere a vita.Per la sua prigionia perenne Cagliostro fu imprigionato nella Rocca di San Leo che a quel tempo era considerato un carcere di massima sicurezza. Per paura di una sua evasione il conte fu spostato nella famosa “cella del Pozzetto”. Questa era una sorta di loculo dalle dimensioni ridotte circa 3 metri per lato. Per accedere alla cella si doveva passare unicamente da una botola posta nel soffitto. Al suo interno Cagliostro visse per circa quattro anni. La sua fama e l’aurea nera non morirono insieme a lui. Una leggenda racconta di aver visto lo spirito del conte a passeggio fra le imponenti mura della fortezza. Una fortezza scenograficamente adagiata sulla parte più alta dello sperone roccioso su cui si innesta San Leo. Da qui sopra si domina la valle sottostante in cui scorre il fiume Marecchia.
Dopo la leggenda un pò di storia. San Leo durante il ‘400 è passata molte volte fra le famiglie dei Montefeltro e dei Malatesta.
Nel 1441, il Duca di Urbino Federico da Montefeltro riconquista la Rocca e dopo qualche anno, incarica il grande architetto Francesco di Giorgio Martini di rimodernare la fortezza.
Una fortezza che in tal modo diventerà inespugnabile e da cui nemmeno il mago Cagliostro è riuscito ad evadere.