Ciao a tutti oggi scopriamo un luogo particolare di Firenze: la Sinagoga Ebraica.
Questo luogo non è molto conosciuto. La presenza del popolo ebraico risale a molti secoli or sono. Gli Ebrei vivevano relegati o fuori dalle mura cittadine. Intorno alla fine del 1500 in città nacque un vero e proprio ghetto che si trovava nei pressi dell’attuale Piazza della Repubblica. Con l’unione dell’Italia che avvenne alla fine del 1800 gli ebrei godettero di una piena emancipazione. In questo periodo vissero un momento di espansione e libertà. La comunità ebraica sfruttò questo momento favorevole per cercare un terreno adatto per la costruzione di una nuova Sinagoga “degna della città”. La prima pietra che arrivò direttamente da Gerusalemme fu posata il 30 giugno 1874. Dopo otto anni il 24 ottobre 1882 fu inaugurata. Durante il secondo conflitto mondiale la Sinagoga visse momenti bui, il tempio fu utilizzato come garage, in seguito durante la fuga dei tedeschi l’edificio fu minato ma per fortuna fu solo danneggiato. La Sinagoga si vede dai maggiori punti panoramici della città per la sua particolare cupola rivestita in rame verde. I materiali usati per la sua costruzione sono il pomato rosa e il travertino bianco con uno stile moresco con richiami spagnoli, le decorazioni esterne ed interne prendono spunto dallo stile bizantino e arabo. Si osservano anche richiami italiani dei mosaici e negli ornamenti curati dai maestri artigiani fiorentini. La luce soffusa che filtra dalle vetrate policrome rende il luogo splendente, suggestivo, eclettico e colorato. All’esterno troviamo un giardino che un tempo ospitava varie piante esotiche, su una grande lapide inoltre sono ricordati i nomi degli ebrei residenti in città uccisi dai nazisti, mentre un’altra ricorda gli ebrei deportati da Firenze nei campi di concentramento.