Ciao a tutti oggi andiamo in Lunigiana a scoprire un antico castello: il maniero Malaspina a Fosdinovo.
Il castello sorge su un imponente sommità. L’edificio con il suo fascino medioevale con i suoi 928 anni di storia e di misteri racconta leggende che avvolgono questo luogo. Fra le numerose leggende una di queste è legata al nome dell’importante casato che ha abitato nei secoli il castello. L’origine della nobile stirpe è alquanto macabra, la famiglia era molto temuta e capace di molte conquiste. Il nome Malaspina sarebbe nato dalla vendetta di Accino Marzio, un nobile del luogo, per rendere giustizia alla morte del padre, uccise il re dei Franche, Teoberto, conficcandogli una spina nella gola. Secondo la vecchia leggenda il sovrano in punto di morte avrebbe eclamato:”Ah Mala spina”. Da questa es clamazione si è formato il motto di famiglia “sono una spina terribile per i cattivi e una spina benevola per i buoni”.
Un’altra antica leggenda racconta la triste storia di Bianca Maria, figlia del marchese Giacomo Malaspina.
La ragazza aveva la pelle chiarissima e questo portò ad un maltrattamento continuo da parte dei parenti. A quel tempo l’albinismo era considerato una vergogna per la famiglia. La fanciulla era costretta a vivere fra le mura della propria stanza e destinata ad un classico matrimonio combinato. Il suo matrimonio era stato deciso dal padre per motivi politici ed economici. Bianca Maria fin da piccola rifiutava questa pratica ribellandosi al volere della famiglia. A 16 anni conobbe il vero amore uno stalliere. Il padre le impose delle punizioni ma non servirono a niente, rinchiuse la figlia in un convento per evitare gli incontri clandestini con un uomo di un basso ceto sociale. La ragazza riuscì a sfuggire più volte al controllo delle monache per finire nelle braccia del suo amato. Il padre scoperto sia delle fughe che degli incontri si infuriò. Lo stalliere fu catturato e torturato fino alla morte, perché aveva amato la marchesina. La figlia subì la medesima sorte fu rinchiusa nei sotterranei del maniero, ma non rinnegò mai il suo amore. Questo le costò una crudele pena. Il padre decise di murarla via nelle pareti del castello. Al suo fianco mise un cinghiale come simbolo di ribellione verso la famiglia. La storia di Bianca è inoltre avvolta in un’altra misteriosa leggenda. Nella sua camera è stato conservato ancora il suo letto dove si racconta che tuttora si sente un affannoso respiro poggiando la mano sul materasso. Sul pomello della struttura del letto apoggiando il palmo della mano su può sentire un battito cardiaco. Ma sarà cosi?
Un’altra leggenda che aleggia ancora nel castello è legata alla moglie di Ippolito Malaspina.
Cristina Pallavacini dopo essere diventa vedova divenne una donna crudele e lussuriosa.
Ebbe numerosi amanti ma nessuno poteva rifiutarla e neppure più uscire dalla sua camera da letto. Infatti la marchesa aveva escogitato un modo per eliminare i malcapitati. La donna aveva fatto costruire una botola dove gettava gli amanti una volta consumata la passione. Sul fondo erano state messe delle lame affilatissime che garantivano la morte certa e rapida.