Ciao a tutti oggi scopriamo insieme un paesino: Montecchio dell’Emilia.
Questo luogo è un centro strategico della Val d’Enza. In questa zona si stabilirono i Longobardi. Nel 781 il borgo era ai limiti fra la diocesi di Reggio e di Parma. Nell’alto medioevo fu una fortificazione per l’accesso ai territori di Matilde di Canossa. Nel 1300 le lotte familiari per la contesa delle Signorie fra cui gli Estensi, i Visconti, si conclusero con la subordinazione alla famiglia dei Visconti. Nella seconda metà del quattrocento gli Estensi ricostruirono le fortificazioni ed il Castello.
Dal 1680 le lotte tra i grandi stati europei provocarono anche a Montecchio Emilia ripetuti periodi di occupazione militare, indebolendo l’antica autonomia. Durante la Restaurazione, dopo il ritorno degli Austro-Estensi, vi fu un’ampia partecipazione della popolazione ai moti del 1821 e del 1848.
Con la costruzione del ponte sull’Enza e della ferrovia Reggio-Ciano, resero possibile la prima fase di sviluppo economico del paese, che proseguì con la creazione di industrie collegate all’agricoltura e ai prodotti lattiero-caseari. Oggi, Montecchio dell’Emilia conserva notevoli tracce monumentali del suo passato. Nell’Alto Medioevo fu il primo baluardo di avvistamento nel contesto del sistema difensivo preappenninico, posto in atto dai Canossa. Feudo privilegiato degli Estensi conserva, nel centro storico, parte delle mura bastionate quattrocentesche, i portici, il castello e il sepolcreto medievale. Il monumento più rappresentativo è senza dubbio la Rocca Medievale.
La struttura risale all’epoca di Matilde di Canossa. L’edificazione proseguì con successivi interventi fino al sedicesimo secolo per volere degli Estensi. Qui il principe Luigi d’Este ebbe residenza dal 1638.
Il castello fu a lungo occupato dai Vicedomini che rivestirono funzioni vicarie, prima dei Vescovi di Parma e poi degli Estensi. La struttura, a impianto quadrangolare, munito di due torri merlate. La più alta è la torre dell’Orologio.