Ciao a tutti oggi vi porto con me alla scoperta di una cittadina lombarda Cremona.

Una leggenda dice che la città sia stata fondata da Ercole. Ma in realtà nacque durante il periodo repubblicano. Il villaggio  nel territorio dei Galli Cenomani fu fortificato ne 218 a.C. da coloni. Quando i Romani vennero a conoscenza dell’avanzata di Annibale che dalla Spagna  arrivava verso l’Italia, questo luogo e divenne subito un vitale centro dell’area padana, con un anfiteatro per le attività ludiche, un foro e le terme. Dal suo porto sul fiume Po iniziavano  una strada romana che collegava Cremona a Chiaravenna passando da Milano e una strada consolare che collegava Cremona al lago di Garda che proseguiva fino ad Arco di Trento. In epoca romana Cremona era anche il terminale della diramazione secondaria della via Mediolanum Placentia. La via nel periodo tardo romano perse progressivamente importanza ma la città mantenne il  suo porto. Nel 69 d.C. fu assediata e distrutta dalle truppe di Vespasiano  e poi riedificata con l’aiuto dello stesso imperatore. Per un lungo periodo la città scomparve della storia. Nel 603 Cremona, fu conquistata dai longobardi. In quest’epoca a Cremona si trovavano alcune famiglie longobarde fra cui i Suardi e i Colleoni. La città retta dal vescovo non divenne sede di ducato e anche dopo la conquista carolingia il vescovo conte mantenne ed ampliò il suo controllo sulla città e sul contado. Tra il novecento e il mille  la città accrebbe il suo potere, grazie ad importanti concessioni ai vescovi, che ottennero importanti privilegi per la città. Con l’imperatore Enrico IV  la città si rifiutò di pagare i balzelli che l’impero richiedeva e che il  vescovo conte imponeva ai cittadini. Nacque così la leggenda che racconta  dello scontro tra il principe Enrico e Giovanni Baldesio gonfaloniere  della città. Il gonfaloniere  disarcionò il principe, risparmiando alla città il pagamento della palla d’oro di circa tre chili che tutti gli anni la città doveva all’imperatore e che per quell’anno fu donata a Berta, la fidanzata del cavaliere, come dote per il suo matrimonio. A questa leggenda si aggiunge una notizia storica di pochi anni dopo. Lo stemma cittadino ricorda questo episodio, col braccio di Baldesio che sorregge la palla d’oro del tributo, con il motto riportante la frase “la mia forza sta nel braccio”. Nel 1093 si formò un’alleanza militare anti imperatore con a capo Matilde di Canossa  che aveva numerosi possedimenti a cavallo del Po, a cui partecipavano Milano, Lodi Piacenza Cremona,  Il conflitto si risolse con il giuramento di obbedienza dell’imperatore Enrico IV a papa Urbano II. Da allora  la città di Cremona si costituì in libero comune, diventando una delle più ricche, potenti e popolose città dell’ Italia del Nord.