Ciao a tutti oggi scopriamo un altro antico edificio storico: la Banca d’Italia.
Questo grande edificio sorge nell’area occupata in antico dal così detto “Orto” o “Paradiso de’ Pazzi”, un giardino al quale si accedeva da un portale sormontato da uno scudo con l’arme di famiglia realizzato da Donatello. Ampliata la strada tra il 1860 e il 1861 si scelse l’area per erigere la sede della Banca Nazionale del Regno d’Italia detta anche Banca Nazionale degli Stati Sardi, durante il trasferimento della direzione generale da Torino a Firenze, avvenuta il 3 febbraio 1865. Il progetto fu affidato all’architetto Antonio Cipolla che si ispirò all’architettura rinascimentale cinquecentesca romana, sia per inserirsi in un contesto storico segnato da edifici di questo periodo, sia in ossequio a un gusto del tempo che, anche al di fuori di Firenze, identificava lo stile neorinascimentale consono agli edifici bancari, che esprimeva solidità, austerità e severità. La realizzazione in Italia della banca unica d’emissione giunse a compimento soltanto nel 1926, con la Banca d’Italia, costituitasi nel 1893 in seguito alla fusione della Banca Nazionale nel Regno d’Italia, la Banca Nazionale Toscana, la Banca Toscana di Credito e la banca Romana che fu messa in liquidazione per illecita emissione di banconote. Il palazzo fiorentino, aveva il problema del collegamento tra due edifici posti nelle vicinanze in origine separati. Per questo vi fu una ristrutturazione della parte centrale del complesso che ha unito tutti gli edifici. La facciata è organizzata per ben undici assi per tre piani di notevole altezza, è da notare la qualità dei materiali impiegati e la cura delle lavorazioni. Ricoperto lungo tutto il piano rialzato di bugnato rustico sono ancora presenti delle artistiche cancellate in ferro e, sulle lunette dei due portoni ai lati del centrale, delle coppie di bimbi nudi seduti su cornucopie ai lati dello stemma del Regno d’Italia. Entrando nel palazzo possiamo notare un grande atrio con soffitto a cassettoni con quattro colonne. Inoltre notiamo una grande statua in marmo che rappresenta Camillo Benso conte di Cavour. Da qui si accede ad uno scalone monumentale con un bellissimo soffitto scenografico.