Ciao a tutti oggi scopriamo insieme un luogo particolare la fermata Toledo della metro di Napoli. Questa stazione è stata progettata dall’architetto spagnolo Oscar Tusquets. Questa fermata all’inizio doveva sorgere presso piazza Carità ma in seguito alla modifica del percorso è stato rivisto e  fu spostata di un centinaio di metri. La stazione è dotata di tre uscite, via Toledo con due scale di cui una si trova in piazza del Plebiscito. La terza è collegata da una galleria di circa 170 metri aperta nel 2013. Il ritardo nell’apertura della stazione rispetto ai piani originari si è creato a causa di problemi logistici dovuti alla presenza di una falda acquifera . L’acqua è l’elemento ricorrente per questa sede inserita nel piano delle stazioni dell’arte. La sua messa in funzione,  prevista per fine giugno, avviene il 17 settembre 2012 a causa di difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali. L’esterno della stazione è stato reso pedonale, sono presenti tre strutture esagonali rivestite da piastrelle color blu e ocra che fungono da lucernario dell’atrio della stazione. Il colore dei lucernari è importante perché anticipa le tonalità dominanti all’interno della stazione. Il vano ascensore, rivestito di pannelli in vetro, è posizionato in linea con la scala mobile. seguito da una particolare passeggiata formata da grandi cerchi e sedute. Un quarto lucernario,  decorato a mosaico è presente all’interno del primo cerchio. Parallelo alla passeggiata, vi è un filare di pensiline circolari simili ad ombrelloni che si sovrappongono reciprocamente. L’interno della fermata è caratterizzato da due grandi mosaici di Kentridge: il primo è posto nel mezzanino della stazione e raffigurante una tipica scena napoletana, tra cui lo stesso autore e San Gennaro, con immagini di Pompei e del Vesuvio. Sullo sfondo si vedono mappe topografiche della città. Il mezzanino è caratterizzato dalla luce proveniente dai tre lucernari esterni e dalla presenza di parte delle strutture murarie aragonesi ritrovate durante gli scavi. Scendendo lungo le scale mobili, illuminate dall’interno, sulla parete frontale il secondo mosaico, raffigurante due persone che si adoperano per portare un carretto carico  e un gatto, sullo sfondo questa volta si notano i progetti di bonifica dei quartieri bassi di Napoli in relazione alla ferrovia metropolitana. La differenza tra i due ambienti si nota proprio scendendo le scale mobili: dopo le prime rampe in cui domina il color ocra del rivestimento di mattonelle, si passa infatti nella galleria del mare, un ambiente con motivi marini, dove sono presenti riferimenti acquatici come le luci che ricordano le onde e il grande pilastro decorato come un gigantesco zampillo di una fontana. Proseguendo nel corridoio di accesso ai binari, ai lati sono collocati dei pannelli animati che raffigurano il mare increspato dalle onde. Sulle pareti della scala al piano ammezzato le fotografie che raffigurano i lavori di costruzione del tunnel della metropolitana. Il corridoio di collegamento è decorato con le fotografie scattate in vari punti del centro storico della città. Questo luogo è stato definito come la stazione metropolitana più bella in Europa e del mondo.