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I motivi che portarono alla realizzazione di una linea ferroviaria da Cremona al Lago di Iseo sono da cercare negli eventi della linea ferroviaria Brescia Iseo Edolo. Nel 1904 La società SNIFT ottenne la concessione per la costruzione della Iseo – Edolo nel frattempo l’impresa trattava con la società Italiana per le strade ferrate. Meridionali per rilevare il tronco Iseo Brescia cosi da completare il traviato fino al capoluogo di provincia. La SNFT era il gestore della rete tranviaria di Cremona e proprio l’amministrazione di Cremona chiedeva la costruzione di una tranvia interurbana che collegasse. Soncino a Sorresina ed al Capoluogo la Costruzione della Iseo-Rovato. Nel 1907 la SNFT presentò domanda di concessione per una linea che si sarebbe diramata dalla stazione di. Iseo a Rovato L’ingegnere Conti Vecchi, progettista della Iseo-Edolo, creo la nuova linea ferroviaria come prosecuzione di quella per Edolo, che ancora era da completare le due ferrovie condividevano lo stesso armamento e gli stessi fabbricati di stazione Ma la Iseo-Rovato fu studiata con un tracciato completamente diverso dalla già esistente ferrovia. Brescia-Iseo. il progettista Conti Vecchi rilasciò una dichiarazione secondo la quale l’Iseo-Rovato non avrebbe fatto alcuna concorrenza alla Brescia-Iseo, perché quest’ultima sarebbe rimasta per un servizio vicinale “ad intenso movimento”, mentre la prima avrebbe assorbito il traffico merci proveniente dalla. Valcamonica e sarebbe stata anche adatta ai futuri collegamenti verso il cremonese. La linea fu finanziata anche da un comitato sorto a. Rovato nel 1906 che coinvolgeva diversi comuni del circondario Clarense. Le amministrazioni capirono che la mancata costruzione della ferrovia significava la perdita di traffico per cui perdita di denaro. La linea fu inaugurata il 3 settembre 1911 ed aperta al pubblico il giorno seguente. Costruzione della Soncino-Soresina L’amministrazione volle accelerare i tempi per la realizzazione di un collegamento tra Cremona-Soresina-Soncino: il 13 maggio il consiglio provinciale decise Di presentare la domanda di concessione di una ferrovia secondaria locale tra le tre località. Il Governo approvo la costruzione della ferrovia con due distinti decreti il RD 21 marzo 1912, n. 491, nella quale si concesse la Soncino-Soresina, e il RD 17 novembre 1915, n. 1501, relativa alla Soresina – Sesto Cremonese – Cremona. La Soncino-Soresina fu quindi aperta il 25 Novembre 1914. Le due stazioni capilinea furono allacciate fin dall’inizio alle strade ferrate esistenti. Costruzione della Soresina-Sesto-Cremona. La stazione di Cremona Porta Milano nel 1932. L’entrata in guerra dell’Italia nel primo confitto Mondiale vide intensificarsi il traffico sulla Iseo-Rovato, dovuto al trasporto di truppe verso il fronte dell’Adamello, ma nello stesso tempo costrinse la società a fermare i lavori costruzione della Soresina-Sesto Cremonese-Cremona. Nel 1916, l’impresa ferroviaria decise di uscire dal ramo dei trasporti tranviari, per cui l’esercizio della Soncino – Soresina fu affidato alla direzione di Iseo L’attività sulla Sesto-Cremona riprese all’inizio degli anni venti. I lavori furono suddivisi in tre lotti: da Soresina a Grumello, da Grumello a Sesto e da Sesto a Cremona. La linea fu aperta all’esercizio il 2 gennaio 1926. La linea terminava presso La stazione di Cremona Porta Milano a poche centinaia di metri dalla stazione FS I due impianti furono collegati tra loro da un raccordo che, rimase a lungo chiuso, soprattutto per il servizio passeggeri. La società avviò un servizio sostitutivo tra le due stazioni, con un autobus la costruzione della Rovato-Soncino. La guerra aveva bloccato l’iter della domanda di concessione. Nel dopoguerra sorse un comitato preseduto dal Deputato Giuliano Corniani Ma ad esso si oppose la società della linea Brescia Soncino che vedeva una concorrente Le amministrazioni di Brescia e Cremona volevano favorire la realizzazione del tronco mancante e nel 1930 fu presentato un progetto definitivo i lavori iniziarono a breve e dopo due anni il 22 Agosto avvenne l’apertura al pubblico Mentre l’inaugurazione avvenne il 28 Ottobre per il decimo anniversario della marcia su Roma Il secondo conflitto mondiale ha ridotto la disponibilità del combustibile ed la società fu costretta a contenere le corse e classificare i convogli come misti. Nel 1944 i bombardamenti degli alleati distrussero il ponte sull’Oglio tra Soncino e Orzinuovi questo causo la sospensione del servizio. A seguito dell’occupazione tedesca, nel 1943, fu deciso di riaprire il raccordo tra Cremona Porta Milano e Cremona FS Nel dopoguerra si cerco di ripristinare l’intera infrastruttura. Fino al 1950 , anno in cui fu riaperto il ponte sull’Oglio, le corse della relazione Cremona-Iseo-Edolo terminarono presso le stazioni di Soncino e di Orzinuovi, mentre un autoservizio tra i due scali garantiva le coincidenze all’utenza. Nel 1952, a seguito della Legge 2 agosto 1952, n. 1221, che finanziava le linee ferroviarie in concessione, la SNFT presentò alla commissione incaricata un piano di ammodernamento della Brescia-Iseo-Edolo. Il dispositivo legislativo obbligava peraltro a presentare un programma di finanziamento interno, imponendo di fatto la soppressione della Rovato-Cremona, la quale avrebbe permesso l’alienazione della proprietà lungo la linea. Nonostante la riapertura del ponte sull’Oglio, il traffico merci sul tronco in questione era del resto rimasto assente. Il 14 luglio 1954, dopo una campagna da parte della stampa locale, le FS riaprirono il raccordo fra le due stazioni cremonesi, stavolta anche al servizio passeggeri Nonostante questa iniziativa, la chiusura della linea era imminente: nel 1955 la voce si sparse e numerosi enti locali, nonché l’onorevole Zanibelli, si mossero per impedirne la chiusura, ma furono azioni che non ottennero alcun risultato. Il 2 gennaio 1956 fu soppresso il traffico sul tratto Rovato-Soresina, sostituito da autobus Il servizio sul tronco restante fu mantenuto fino al 31 marzo, per concedere alla provincia cremonese il tempo di sistemare le strade. La chiusura ufficiale fu sancita il 31 maggio e già dal mese seguente iniziò il lavoro di rimozione dell’armamento. Il materiale rotabile fu trasferito nel deposito di Iseo, mentre le rotaie e le traversine recuperate vennero reimpiegate sulla Brescia – Iseo – Edolo e sul tronco sopravvissuto, tra Bornato e Rovato.