Ciao tutti
Sapete che nel Mugello cui sono ancora dei vecchi mulini? Siete curiosi?
Andiamo alla sua scoperta.
Nel cuore del Mugello a sud di un paesino Sant’agata alla confluenza di due torrenti ricchi d’acqua il Romiccioli con il Cornocchio si trova un antico mulino, nato proprio qui per avere la possibilità di poter macinare durante tutti i mesi dell’anno.
Le sue origini si perdono nella notte dei tempi addirittura al medioevo.
Questo luogo è appartenuto ai Marchesi Salviati nobile famiglia fiorentina, imparentata con i Medici, che abitava in un grande palazzo al centro del paese, che ne restarono proprietari fino al 1832 . In seguito passò in eredità ai Baroni Ricasoli.
L’attuale famiglia proprietaria del mulino che allora lo gestiva da secoli ricorda le visite “segrete” di Bettino Ricasoli durante la “rivoluzione toscana” nel 1859. Quando durante i giorni di agitazione politica seguitarono l’allontanamento del Granduca Leopoldo II il barone si allontanava da Firenze e si rifugiava per la sua sicurezza, proprio nel mulino.
Nel 1872 la proprietà passò ai Signori Romei insieme al palazzo e alla fattoria e fu venduto nei primi del novecento alla famiglia Bellandi. Alla sua morte il proprietario priore di un comune di Dicomano lasciò l’intera proprietà all’attuale famiglia Parrini.
Accanto al mulino la famiglia aveva annesso una fornace di laterizi che ancora possiamo ammirare .
Questo luogo ha continuato a funzionare a pieno regime fino alla fine della mezzadria. Le famiglie alla facevano il pane in casa e nutrivano il bestiame con farina di cereali.
Negli anni 60 con lo spopolamento delle campagne alcuni mulini chiusero e furono abbandonati.
Questo mulino ha continuato a funzionare grazie alla caparbietà del ultimo mugnaio “Tonio” che ha continuato al lavorarci per uso famigliare e per gli amanti della farina macinata a pietra.
Attualmente resta in funzione al solo scopo di mantenere bagnate le pale per evitare che si rovinino e per far conoscere questa antico mestiere alle nuove generazioni.