Questa famosa distilleria è stata creata da una famiglia siciliana alla fine del 900.
La produzione all’inizio era principalmente di confetture, dolciumi e di un amaro dalla ricetta segreta di un frate.
Nel 1903, quando il figlio fu a capo dell’azienda, decise di trasferire il settore liquori in un’altra sede, pur mantenendo l’attività della fabbrica originale, ed entrambe rimasero sempre sotto il controllo della famiglia.
Questa nuova azienda fu aperta nel 1906 dove venivano prodotti sia vini che amari ed una grappa fine, che costituirono la leggenda del “made in Italy” del tempo.
La distillazione avveniva sia con alambicchi tradizionali in rame, a vapore, sia con un impianto a ciclo continuo a vapore diretto.
Questo nuovo imprenditore dimostrò di avere saldi principi morali e sociali rispettando i suoi lavoratori e per questo era molto amato. A lui si deve un importante intervento strutturale: fece costruire una via di comunicazione interamente a sue spese per portare a fondovalle carbone e legna da ardere. Purtroppo l’appalto non andò a buon fine e, nonostante le avversità, l’imprenditore portò a fine l’impegno preso con i comuni della zona completando l’opera.
Durante la prima guerra mondiale nonostante le molteplici difficoltà l’azienda riuscì a consolidarsi e svilupparsi.
Nel 1926 l’imprenditore a capo dell’azienda morì ma la sua attività divenne un marchio storico nel panorama industriale grazie ai prodotti di grande qualità.
Dopo la seconda guerra mondiale, l’azienda contribuì alla ripresa della zona creando ricchezza e lavoro. Fu aperto un nuovo stabilimento che purtroppo fu chiuso a causa del crollo del mercato degli alcolici provocato dall’eccessivo aumento della tassa sui distillati.
Durante gli anni 70 e 80, ci furono numerosi periodi di crisi fino a portare alla recessione. L’attività, però, non morì ma fu ceduta ad un altra industria che già possedeva grandi etichette storiche del mercato italiano.
Una storia industriale lunga e talvolta contrastata che ha comunque portato i prodotti della tradizione della distilleria sino ai giorni nostri, con la sua grappa e l’amaro.