Lunghezza linea Civitavecchia Orte 86 Km
La linea Civitavecchia Orte nasce con il progetto del Regno d’Italia di unire trasversalmente il nostro Paese dal porto di Civitavecchia a quello di Ancona collegando le acciaierie di Terni e la cartiera di Fabriano.
I lavori iniziarono all’inizio del 1922 e fin dall’inizio si scoprirono dei problemi legati a questo terreno. I lavori durarono circa sei anni e il 28 Ottobre 1929 la linea Civitavecchia Capranica Orte venne aperta al traffico passeggeri e merci senza elettrificazione con trazione a vapore.
Per poter far transitare le merci dal peso di oltre 200 tonnellate nelle salite di massima pendenza occorreva una doppia trazione.
Nel primo tratto dalla stazione di Monteromano e nel secondo tratto, dalla stazione di Castel Bagnolo di Orte in direzione opposta sostavano le locomotive che accompagnavano il convoglio merci e per questo per il transito merci era preferibile passare dalla linea Pisa Civitavecchia.
A causa di questo la tratta rimase il traffico passeggeri e merci locali e fu classificata linea secondaria.
Le locomotive che transitavano su questa linea erano le: Tender del gruppo 734 740 alle Locotender del gruppo 880 e 905.
Come servizio passeggeri si aveva la 1°, 2° e la 3° classe. Nel 1935 fu abolita la 1° classe per mancanza di passeggeri.
Nel 1936 cominciarono a percorrere questa linea le Littorine Diesel Aln 56 della Breda. Questo mezzo si dimostrò fin da subito all’altezza di questa linea sia in versione singola che accoppiata nei momenti di maggior traffico.
Finalmente dopo 10 anni dall’entrata in servizio di questa tratta ferroviaria iniziarono i lavori per l’elettrificazione già prevista nel progetto originale ma mai realizzata. Purtroppo l’elettrificazione arrivò solo fino alla stazione di Amelia e questo progetto non vide mai la sua fine.
Anche questa linea subì negli anni 50 la concorrenza dei veicoli stradali come auto, motociclette e autobus. Questi veicoli si avvalevano di nuove strade ed una percorrenza più capillare, ovvero si muovevano più specificatamente da un luogo al altro e questo portò ad una lenta e inesorabile perdita di passeggeri di questa linea, tanto da essere considerata un ramo secco con conseguente di riduzioni di corse giornaliere.
L’8 Gennaio 196, dopo alcuni giorni di incessanti piogge, all’imbocco della galleria Cencelle una frana ha ricoperto la sede del binario impedendone così il transito. Il problema fu scoperto l’indomani dalla Littorina partita da Civitavecchia alle 5:40 senza causare danni né a persone né ai mezzi rotabili.
A quel tempo, l’unico modo per ripristinare la linea dai detriti era a mano da squadre di uomini e, nei giorni successivi, il danno fu quantificato in 250 milioni di Lire e valutato immediatamente fuori dalla portata: venne quindi utilizzato questo incidente come pretesto per tagliare il primo tronco.
A quel punto di questa tratta rimase in funzione il tratto da Civitavecchia ad Aurelia e il tratto da Capranica a Blera che erano usate dai carri militari che si spostavano dalla caserma al poligono di tiro.
Con l’arrivo degli anni 70 questi tratti di linea venivano usati come set cinematografici, mentre il tratto Civitavecchia Aurelia, che era stato precedentemente elettrificato, fu utilizzato per sperimentare le catenarie di nuovo tipo che, successivamente, furono montate sulla linea direttissima Firenze Roma.
Sullo stesso tratto fu sperimentato nel 1988 la corrente alternata monofase in previsione dell’elettrificazione della linea Cagliari Golfo Aranci, progetto mai venuto alla luce.
Infine, il tratto Orte Capranica rimase attivo fino al 1995.
Nel 1981 le Ferrovie dello Stato inserirono la tratta Civitavecchia-Capranica fra le linee ferroviarie da riattivare, per potenziare la rete ferroviaria dell’Italia centrale. Dopo due anni il Ministero dei Trasporti approvò la concessione dei lavori e il vecchio armamento fu rimosso, le infrastrutture consolidate e le stazioni ferroviarie ampliate in quanto era prevista l’elettrificazione del tracciato per una spesa preventivata di 220 miliardi di lire.
I lavori iniziarono nel 1988 e si conclusero nel 1994. Già a Settembre dello stesso anno, tuttavia, l’affluenza sempre più bassa di passeggeri spinse le Ferrovie dello Stato a sospendere l’esercizio anche sulla tratta Capranica-Orte, che fino ad allora aveva continuato a espletare regolarmente servizio merci e passeggeri
Nel susseguirsi degli anni, varie volte c’è stato il tentativo di riaprire la linea ma tutti senza un esito positivo.