Ciao a tutti oggi vi porto in un luogo che arricchirà la vostra cultura: il Museo del Bargello.
Questo museo raccoglie le migliori sculture per eccellenza. A Firenze si dice che:” che gli Uffizi stanno alla pittura come il Museo del Bargello sta alla scultura”. Prima di essere un museo che cosa rappresentava questo edificio? La sua storia inizia con la figura del Capitano del Popolo. L’epoca è quella medioevale. All’epoca il ceto medio sente la necessità di essere rappresentato. Nasce così la figura del Capitano del Popolo chiamato anche bargello. Dal 1255 inizia la costruzione di questo edificio per questa nuova figura cittadina, nasce così il palazzo del Bargello. Nei secoli l’edificio subisce molte modifiche. Con Cosimo de’Medici diviene sede del Consiglio di Giustizia e dei Giudici di Ruota. Al suo interno vengono arrestati i brutti ceffi e vengono eseguite anche sentenze capitali. Fino al 1800 questo edificio fu adibito a carcere. Quando il carcere fu trasferito alle murate vista la sua bellezza il palazzo fu ristrutturato, infatti in precedenza subì delle modifiche per ospitare le celle. Nel 1865 nasce il museo del Bargello, primo museo nazionale dopo l’unità d’Italia. Al suo interno furono portate statue provenienti dal Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, dalla Galleria degli Uffizi e da collezioni private. Entrando nel museo ci troviamo davanti un bellissimo cortile. Il tutto è reso delizioso grazie all’incontro fra la strutture medioevale e le statue rinascimentali poste sotto i portici. All’interno si trovano varie sale che racchiudono le opere di maestri importanti come: Michelangelo, Donatello, Giambologna, Cellini. Le opere sono ancora più coinvolgenti grazie al contesto dove sono collocate. Al primo piano del palazzo troviamo la sala dedicata alle opere di Donatello, del Brunelleschi, la sala del Trecento, la sala degli Avori e quella delle Maioliche. Al piano superiore le sale sono dedicate al Verrocchio, ai Bronzetti e all’Armeria. A Firenze esiste un modo di dire: “suonare come la campana del Bargello”. L’origine di questo popolare detto va ricercata nella funzione della campana detta “montanina” Questa campana suonava per richiamare la popolazione in occasione di eventi poco piacevoli come ad esempio l’inizio delle esecuzioni capitali o chiamare i giovani alle armi. Da questo uso nasce questa espressione. La torre chiamata Torre Volognana alta 57 metri durante il periodo in cui il Bargello era un carcere la sede delle celle prende il nome di uno dei prigionieri Geri da Volognano.