I musici del Calcio storico meglio conosciuto come Musici del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, sono la banda musicale più antica della città.

Fanno parte del corteo che accompagna le partite del Calcio Storico fin dalla ripresa della rievocazione, avvenuta il 4 maggio 1930. Oggi i Musici sfilano assieme al resto del corteo in occasione di numerosi altri eventi fiorentini tradizionali tra lo scoppio del carro a Pasqua. Il gruppo al completo si compone di 36 tamburi, 10 pifferi e 24 trombe (o chiarine), guidati da un Maestro e da un Tamburo Maggiore. Secondo la Storia Fiorentina, i musici, durante l’assedio di Firenze avvenuto tra il 1529 ed il 1530, sono protagonisti di alcuni eventi degni di nota. Il mattino del 27 ottobre 1529, per espressa richiesta della Signoria, Malatesta Baglioni si recò sui bastioni di San Miniato, seguito da un corteo composto principalmente da musici e trombettieri a sfidare le truppe imperiali. La banda suonò a lungo inni e marce, senza provocare alcuna reazione nel campo avversario. Malatesta inviò al  comandante delle truppe di Carlo V, anche un “trombetto”, per sfidare il condottiero imperiale al combattimento. Il principe non rispose probabilmente perché ritenne tutta la messinscena non particolarmente pericolosa. Come ultima provocazione, al rullo di tutti i tamburi presenti, gli oltre 150 pezzi d’artiglieria che si trovavano sulle mura di Firenze furono fatti sparare contemporaneamente, un enorme boato la cui eco fu udita probabilmente in tutta la piana fiorentina. Un altro avvenimento forse più noto che ha visto la partecipazione di un gruppo di musicisti durante la partita dell’Assedio, l’evento ricordato ancora oggi con il torneo di giugno. Il 17 febbraio 1530, i fiorentini, risoluti sia a mantenere viva la tradizione, sia a dimostrare agli assedianti di non essere ancora vinti, organizzarono una partita di calcio in livrea in Piazza Santa Croce. Decisero inoltre “per non essere solo sentiti, ma veduti” di posizionare un gruppo di suonatori con trombe e altri strumenti sul tetto della chiesa di Santa Croce.  Questi musicisti furono oggetto di almeno una cannonata, che fortunatamente mancò il bersaglio. Come gran parte del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, i costumi dei Musici furono disegnati nel 1930, ispirandosi a opere d’arte del Rinascimento.

La banda è cosi composta:

 Il Maestro dei Musici

Il Maestro, con un bastone guarnito di nappe e pomo d’ottone, comanda la direzione di marcia della banda, le battute ai tamburi, il tempo d’entrata alle trombe e ai pifferi. Il costume del Maestro, in panno azzurro, si compone di un grande mantello bordato di giallo con calze azzurre, scarpe rosse, cappello in panno azzurro piumato. Inoltre è  armato di spada.  

Il Tamburo Maggiore

Conosciuto anche come “Capo Tamburo”, ritma le battute e il passo. Veste di panno di lana gialla soppannato di azzurro,  berretta di panno gialla piumata e calze gialle, bastone di comando ed è armato di spada. 

 I Tamburini        

 Vestono giacconi in panno giallo bordato in rosso con maniche in stamina di lana azzurra, calze corte gialle con risvolta azzurra, scarpe scamosciate al naturale, berretta di panno azzurro bordata di giallo, piumata. Sono dotati di pugnale a mano sinistra, portato posteriormente alla vita. I tamburi sono portati ad armacollo da sinistra a destra, agganciati ad una bandoliera di cuoio grezzo con porta bacchette. 

I tamburi, detti “Imperiali” hanno una cassa di legno di circa 52 cm di altezza e 47 cm di diametro. Montano pelli di capra o montone e sono tirati a corda  

I Pifferai

Vestono un costume in panno rosso con grande goletta bianca e maniche azzurre, calze basse gialle con rovescia azzurra e berretta piumata in panno nero bordata di rosso. Sono dotati di pugnale a mano sinistra e con fornimento a vela, portato posteriormente alla vita. 

Gli strumenti sono piccoli flauti traversi, in legno di ebano, rassomiglianti più agli attuali ottavini che a dei veri e propri flauti. Hanno solo sei fori nella parte superiore e nessuno in quella inferiore: tutto è demandato alla potenza di fiato insufflata dal suonatore.  

Le Chiarine    

Vestono un giubbone azzurro tranciato e bordato in panno giallo con maniche in stamina di lana rossa, brache rosse a sboffo, calze rosse basse sotto il ginocchio con rovescia azzurra, berretta di panno rosso piumata. Sono dotati di pugnale a mano sinistra, portato posteriormente alla vita. 

Le chiarine sono intonata in Fa e sono prive di pistoni. La tecnica per la produzione del suono è uguale sia nella tromba che nella chiarina, la differenza tra i due strumenti sta semplicemente nel fatto che la tromba ha la possibilità, tramite i pistoni, di allungare o accorciare il percorso che l’aria fa nello strumento. Il repertorio del Gruppo dei Musici, data la particolarità degli strumenti utilizzati, risulta essere limitato. Le melodie eseguite sono storicamente accurate riguardo il periodo rappresentato dal corteo. Quando, negli anni ’30, fu decisa la rifondazione della rappresentazione storica del Calcio Fiorentino, uno dei primi argomenti affrontati fu appunto l’accompagnamento musicale. Le prime musiche del gruppo sarebbero quindi riconducibili da un manoscritto di un anonimo frate del Convento di San Marco. Dalla seconda metà del ‘900 in poi, sono state composte altre marce e squilli originali. L’adunata e lo schieramento del corteo è abitualmente annunciato dai Musici intonando lo Squillo di Partenza. Terminato lo squillo, il Maestro segnala ai Tamburi l’avvio del Passo, lento e tipico ritmo che accompagnerà il corteo durante tutta la sfilata. Quando il gruppo è in movimento, il Maestro segnala l’esecuzione delle diverse marce. Il cerimoniale del corteo storico fiorentino include il momento del Saluto alla Voce secondo l’etichetta militare del XVI secolo, omaggio rivolto agli ospiti e alle autorità presenti, durante il quale viene eseguito l’omonimo squillo del Saluto. L’Inno della Vittoria è il più elaborato e complesso spartito suonato dai Musici. Tradizionalmente è eseguito al termine di ogni partita di Calcio Storico in onore della squadra vittoriosa, con l’intero gruppo dei Musici disposto a formare un ampio cerchio nel centro del campo allestito in Piazza Santa Croce con  il Maestro che dirige al centro.