Ciao a tutti oggi scopriamo insieme una Napoli particolare: alcuni aspetti curiosi della città. Ci sono pochi dubbi sul fatto che Napoli sia luogo unico nel suo genere. Nel suo centro storico leggenda e mito si fondono creando un panorama unico tutto da scoprire.
Scopriamoli insieme!
La prima curiosità riguarda una stazione della metropolitana: la stazione Toledo, di cui vi racconterò meglio nelle prossime pubblicazioni. Questa stazione è un vero e proprio gioiello di bellezza. Uscendo dal treno ci si trova nel blu intenso del mare. Le scale mobili che ci portano verso l’uscita, rappresentano il bianco della schiuma del mare fino ad arrivare al colore della sabbia che ci trasporta all’uscita. Un altro aneddoto racconta che il mostro di Frankenstein è nato in questa città. Molti artisti hanno trovato qui il proprio rifugio, non c’è artista che non abbia amato le sue strade o anche solo una sua caratteristica. Anche Mary Shelley amatissima autrice del geniale romanzo Frankenstein ha molto amato queste coste dichiarando che il seme per la storia del suo mostro è nato nel suo viaggio in questo luogo. Si racconta che per quanto possa sembrare strano, molti pensano che il tesoro della Regina Elisabetta d’ Inghilterra, ma invece il Tesoro di San Gennaro lo supera per il suo valore. Questo tesoro è un capolavoro di arte orafa dal primo all’ultimo pezzo che si trova racchiuso all’interno del duomo. Un’altra curiosità riguarda il Natale, infatti il natale a Napoli ha le più ricche tradizioni.
Nel periodo di dicembre si respira un atmosfera di festa tra i vicolo di San Gregorio Armeno con le sue botteghe. In questo periodo le famiglie si riuniscono e fra le tradizioni non manca il gioco della tombola che si racconta abbia origini regali. La sua ideazione risalirebbe al regno di Carlo III di Borbone , che persuaso dal suo confessore, padre Gregorio decise di proibire il bancolotto nel periodo dell’Avvento, questa decisine però non fu presa molto bene dai cittadini che si organizzarono con un gioco simile svolto a casa. Lo stesso nome della tombola, deriva dal sacchetto usato per raccogliere i numeri simile al tombolo, usato in ambito casalingo per ricamare. Di solito quando si fissa un appuntamento per incontrare un amico comunemente diciamo ci vediamo in centro. Questo non vale per Napoli. Il centro cittadino si estende dal centro antico passando per il Vomero fino a Posillipo, infatti questa città ha il centro storico più grande d’Europa.
Un ultima curiosità riguarda un modo di dire ‘o schiattamuorto
Nella cultura popolare partenopea, la figura del becchino è spesso indicata con questo termine. Ma qual è l’origine storica di questo termine? Si ritiene che derivi da una sepoltura particolare praticata dai nobili nel seicento. I teschi dei defunti venivano apposti sulle pareti del luogo di sepoltura e il resto del corpo era affrescato con gli abiti, stemmi ed attrezzi del mestiere. Tutto questo per mettere in evidenza la posizione sociale che il defunto aveva rivestito in vita. L’aspetto più macabro però di tutta questa operazione era la cosiddetta scolatura, i cadaveri venivano posizionati all’interno di apposite nicchie e bucherellati in modo che perdessero tutti i loro fluidi corporei, così che le loro ossa fossero pronte a essere deposte nel luogo di sepoltura definitiva. Gli addetti a questa operazione spesso ex galeotti, erano per l’appunto chiamati schiattamuorti.