Nel 1887 si cominciò a parlare per realizzare una linea ferroviaria che da Ostiglia si collegasse a Treviso per poi collegarla con Bologna al confine con l’Austria ,che sarebbe torna utile in caso di guerra. Ma si preferì in quei tempi accantonare il progetto per non compromettere i rapporti con l’Austria e la Germania.

Nel 1909 alcuni parlamentari la riproposero facendo notare i vantaggi strategico militari e commerciali di tale linea e fu proposto di farla passare Ostiglia, Legnago, Montagnana, Camposampiero e infine Treviso.

Ma ancora i tempi non erano maturi, da quel momento vi furono accese controversie su il suo percorso

Nel 1911 la direzione delle ferrovie ricevette l’incarico per lo studio del progetto.

Nel 1914 il Governo dichiarò che la ferrovia avrebbe avuto uno scopo principalmente militare. Al fine di inviare più rapidamente le truppe dell’esercito in caso di guerra contro l’Austria.

Durante il primo conflitto mondiale  i lavori furono sospesi.

I lavori del tratti Legnago Colonia Veneta terminarono nel 1925 dopo tre anni terminarono anche i lavori nel tratto Poiana Grisignano di Zocco. Mentre nel 1934 avvenne il collegamento con Ostiglia mentre  l’ultimo tratto  da Grisignano di Zocco a Treviso,

si concluse nel 1941.

Durante il secondo conflitto Mondiale l’esercito alleato bombardò l’intera linea ferroviaria e soprattutto l’ultimo tratto  Grisignano di Zocco a Treviso che fu irreparabilmente danneggiato tanto da non essere più riutilizzato neanche dopo la fine della guerra.

Successivamente si cercò di risistemare la linea risistemando ponti, stazioni e opere. 

Nel breve periodo del utilizzo di questa linea fu utilizzata prevalentemente per il trasporto merci che  di passeggeri, difatti alcune stazioni non avevano neppure le strade che la collegavano con i rispettivi paesi.  

Negli anni dopo la guerra il tratto  Ostiglia – Grisignano di Zocco vi fu un traffico notevole di passeggeri che di merci. I collegamenti interessati contribuirono ad uno sviluppo economico.

I treni passeggeri erano effettuati da littorine Alb 56 e Alb 64 durante le ore di punta  viaggiavano in doppia composizione. Inoltre col servizio passeggeri veniva svolto anche il servizio postale .

Come detto precedentemente anche il traffico merci procedeva molto bene pensate che dalla stazione di Cologna Veneta transitavano circa 300 carri al mese.

Negli anni ’50 al parlamento si dibatteva sulla volontà di riattivare il tratto verso Treviso, 

come urgenza ma gli alti costi per il ripristino della linea distrutta durante la guerra indussero a prendere del tempo. Ma sempre con la speranza di poterla completare.

Nel 1952 l’allora Ministro dei trasporti insinuò il dubbio di completare i lavori. Mentre nel 1956 il Direttore generale delle ferrovie dello stato comunicò che la linea era in passivo e che presto sarebbe stata soppressa .

Da quel momento per alcuni anni alcuni ministri promettevano che ciò non sarebbe avvenuto nonostante le difficoltà .

Il Decreto Presidente della Repubblica 443/59 soppresse definitivamente il tratto Grisignano di Zocco – Treviso nel Maggio 1959.

Nel 1965 chiuse anche il tratto Ostiglia Legnano e dopo due anni anche  Cologna Veneta Grisignano di Zocco.

Il D.P.R. n. 140 del 1984 sanzionò la soppressione dell’intera linea Ostiglia-Treviso.

Mentre  il tratto  Legnago-Cologna Veneta è rimasto operativo fino al 1988 per trasporti industriali.

Alla sospensione del trasporto passeggeri sulla Cologna Veneta-Legnago intervenne il Decreto Ministeriale 73/T del 15/04/1987 dell’allora ministro dei trasporti, ma lo stesso non si era pronunciato sul trasporto merci che rimase funzionante fino al Febbraio del 1993. Quando un ordine di servizio disabilitò le uniche due stazioni attive al transito di qualsiasi convoglio.

Un fatto inspiegabile, nei primi anni ’90 la linea fu in parte rimodernata con binari e traversine.

L’illusione non durò molto. Dopo pochi mesi gli operai tolsero tutto il ferro esistente  tagliando con la fiamma ossidrica binari. Nel giro di pochi giorni finì la storia di questa linea ferroviaria

Verso gli anni duemila fu progettato di trasformare la ex linea ferroviaria in pista ciclabile e pensate come data di completamento lavori è prevista per il 2024.