Ciao a tutti oggi scopriremo insieme la celebre città dello Yogurt: Vipiteno.
Vipiteno non è solo questo ma è un borgo molto caratteristico.Il paese è uno dei centri di confine ed è la città italiana più settentrionale. Il paese è un insieme fra lo spirito tirolese e tradizione italica. La cittadina è l’ultimo “baluardo “ italico prima del confine austriaco. A Vipiteno è legata una leggenda che ha per protagonista un certo Storz, un pellegrino storpio che si fece monaco. Si ipotizza che sia stato il primo abitante della città e ancora oggi rimane uno dei simboli legati al comune. Lo stesso personaggio che ha dato il nome al borgo è presente nello stemma proprio sotto le ali dell’aquila tirolese. Vipiteno deriverebbe secondo la tradizione dal nome proprio di persona dal germanico Starzo che vuol dire “terreno di Starzo”. La cittadina è un connubio tra passato e presente grazie alle sue testimonianze storiche e alla aria di modernità. La storia di Vipiteno è legata all’imperatore romano Druso che nel 14 a.C. fece nascere Vipitenum, ancora oggi nel borgo aleggia il passato medioevale che si accosta alla parte più moderna.
La sua posizione è sempre stata strategica in quanto si trova in una posizione strategica per le vie di comunicazione. Il nome di Vipiteno è legato al celebre yogurt ma nel paese c’è di più. Passeggiando al suo interno possiamo osservare la Torre delle dodici che divide il centro storico dalla parte nuova delle città. La torre rappresenta l’emblema del paese, con i suoi 46 metri è l’edificio più alto. Il suo nome deriva dalla sua campana che richiamava i cittadini alla pausa pranzo cioè alle dodici La Torre venne eretta tra il 1468 e il 1472 sopra il passaggio per centro storico, e usata come porta della città. In questo periodo, la miniera d’argento della vicina Val Ridanna donò a Vipiteno un periodo di crescita, attirò anche la più importante famiglia tedesca di imprenditori tra il tardo medioevo e l’inizio dell’età moderna, i Fugger. Al giorno d’oggi, sopra l’arco della porta si trovano due lastre di marmo che ricordano la posa della prima pietra da Sigismondo d’Austria, nel 1469. Nel 1867 un incendio distrusse la guglia gotica della Torre, che venne sostituita negli anni successivi dall’attuale tetto in pietra. Per molti anni l’edificio, che offre una spettacolare vista sulla città, fu anche la sede dei vigili del fuoco. Nel centro storico si può ammirare l’antico municipio in tardo stile gotico costruito nel 1400 al posto di una casa borghese. Il borgo è conosciuto anche come città dei Fugger, ricca famiglia asburgica. Il Municipio venne magnificamente arredato: dall’esterno è riconoscibile grazie ai suoi sfarzosi erker, all’interno c’è la sala consiliare in stile gotico con le suggestive pareti in legno e il soffitto a travi. Nel cortile possiamo vedere la Stele del dio Mitra. Si tratta di una antica pietra di un altare consacrato al dio Mitra, una divinità romana, la pietra venne ritrovata in una grotta e considerato uno dei reperti più antiche del territorio. Anche la pietra miliare romana si trova nel cortile interno e risale indicativamente all’epoca del dominio dell’Imperatore Settimio Severo a Roma. La pietra venne trovata nel 1979 nella città nuova, durante dei lavori di costruzione